domenica 16 settembre 2018

La magia di 'uno nessuno centomila'

Carissimi lettori,
oggi vorrei parlarvi di un classico che ho appena letto: "uno nessuno centomila" di Pirandello.
Premetto che non farò nessun tipo di recensione perché io non credo di avere le capacità necessarie per poter davvero dire di un classico 'va bene' o 'non va bene'. Credo che ci vorrano ancora alcuni anni per poter vivere un classico 'da dentro' e per poterlo giudicare.
'Uno nessuno centomila', per chi non lo avesse letto o non ne avesse sentito parlare, narra la storia di Gengé. Un giorno al protagonista viene fatto notare un difetto fisico che lui non aveva mai considerato. Da quel momento in poi la sua vita cambia radicalmente. Si accorge che anche solo esteticamente lui non è chi pensa di essere. È una persona diversa per ogni persona che incontra. Neanche lui si conosce davvero, in fondo conosce solo il suo riflesso nello specchio e quello non è reale in quanto per guardarsi allo specchio bisogna smettere di comportarsi naturalmente. 
Tutti questi dubbi che affliggono il protagonista saranno il punto centrale di tutto il romanzo e che coinvolgerà tutti gli altri personaggi, in un modo o nell'altro.
In ogni caso, voi lo avete letto?
Se si, io mi riferisco a voi!
Siete d'accordo o no con quello che Pirandello scrive nel libro?
Io non potrei che essere più d'accordo, e devo ammettere che dopo la fine del libro mi sono chiesta:"ma io chi sono davvero? Sono davvero chi penso di essere?"
Io chiamo questi dubbi 'effetto Pirandello' perché in ognuna delle sue opere riesce sempre a farmi riflettere sulla mia identità e sulla realtà in cui vivo.
Vorrei però sapere se tra di voi c'è qualcuno che non la pensa proprio come lui, sono davvero curiosa.
Quindi scrivete qui sotto nei commenti cosa pensate!

Per chi non lo avesse letto: affrettatevi, è un libro che vi travolgerà e che non vorrete mai finire perché avrete paura di scoprire l'amara realtà della vita rappresentata  nell'opera.

8 commenti:

  1. Bravissima! Un articolo umile e sincero! Brava davvero!

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  2. Probabilmente le superiori non mi hanno fatto apprezzare troppo i classici.. prima o poi recupererò anche questo ma adesso non è il momento

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  3. Questo libro l'ho studiato per l'università, la prof ci vede anche vedere la rappresentazione teatrale, bellissimo

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  4. mai letto questo libro e non penso di farlo mai perché prima non è il mio genere e secondo per ora non mi va

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  5. Un classico che ho letto fin troppi anni fa quando ero ancora bambina e non lo ricordo alla perfezione infatti vorrei rileggerlo e me lo riprometto sempre

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  6. Davvero complimenti per il post. Io non sono un amante dei classici, ho provato a leggere qualcuno ma non mi hanno più di tanto convinta, ma questo sembra davvero interessante e che ti fa davvero capire. Aggiunto subito alla infinita lista ahahah

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