domenica 2 agosto 2020

RECENSIONE "Marina" di Zafón


Buon giorno a tutti!
Oggi vi presento la recensione di "Marina" di Zafón. Ho letto questo libro quando finalmente la sessione era finita, e allo stesso tempo in quei giorni era morto Zafón, grande scrittore contemporaneo.
Il mio cuore si è spezzato un po': ho conosciuto le sue opere tardi ma mi sto rifacendo pian piano e ho quasi finito di leggerle!
Ritornando a Marina: ci troviamo di nuovo a Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un collegio. Stanco della sua solita vita e alla ricerca di stimoli, Óscar si allontana dal collegio per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di Barcellona. In una di queste fughe il protagonista si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona una canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Non sapeva perché l'aveva fatto. Ma quella casa, dal momento che l'ha vista, non se ne andrà più dalla sua mente. Per questo ritornerà. Torna sui suoi passi per restituire l'oggetti; qui Óscar incontra la giovane Marina e suo padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti del passato della famiglia appena conosciuta.
Come sempre, lo stile di Zafón è folgorante, non lascia scampo. Le parole che sceglie con cura abbracciano il lettore e lo catturano per sempre: è impossibile non innamorarsi delle storie di Zafón. Le descrizioni sono deliziose e ogni dettaglio viene inciso nella mente di chi legge in maniera indelebile. D'altro canto, avevo fin troppe aspettative per Marina, la saga del Cimitero dei libri dimenticata è una delle mie preferite, e dopo averla quasi conclusa, mi aspettavo che Marina fosse altrettando (se non di più) bella. Ma non è stato così. Forse sono stata io a non comprendere a pieno il romanzo, dovrei rileggerlo e porre più attenzione, ma a primo impatto mi ha lasciato dell'amaro in  bocca. Marina merita di essere letto, è una storia piacevole, misteriosa e intrigrante che stuzzicherà i vostri sensi ma mi aspettavo quel qualcosa in più che purtroppo non c'è stato. Forse Marina dovrebbe essere il primo libro che si legge quando ci si approccia a Zafón, e non uno degli ultimi, e a mio parere, non va letta dopo la saga del Cimitero dei libri dimenticati  perché non riuscirà ad essere all'altezza.
Detto ciò, Marina mi è piaciuto, e molto direi, e vorrei rileggerlo un giorno, magari in un momento meno confusionario della mia vita, per poter apprezzare di più questo libro.
Voto: 4/5

Playlist:
•All you had to do was stay; Taylor Swift
•Bella e rovinata; Irama
•The best day; Taylor Swift
•Exile; Taylor Swift
•Dark side of the moon; Machine Gun Kelly

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