domenica 30 settembre 2018

Recensione 'Waste land'

'Waste land' è un documentario del 2010 che vede come 'protagonista' Vik Muniz, artista contemporaneo del Brasile.
All'inizio della sua carriera, Vik scolpiva poi la sua arte è cambiata: ha iniziato ad utilizzare materiale di tutti giorni, come zucchero o spazzatura, per creare delle opere d'arte da fotografare e mostrare al pubblico.
Waste Land si preoccupa di raccontare un particolare lavoro di Vik, il documentario si incentra infatti sulla serie di lavori realizzati in Brasile nella più grande discarica di Rio.
L'artista sceglie di collaborare con le persone che lavorano nella discarica, i raccoglitori, che appunto raccolgono i rifiuti, li dividono e li vendono alle aziende per riciclarli. Sono proprio loro i veri protagonisti di questo documentario; infatti Vik riesce ad inquadrare le loro storie personali e a trasformarle in arte.
Le opere realizzate grazie a questa bizzarra collaborazione sono diverse, tutte le donne e gli uomini che sono stati scelti, venivano fotografati ed in fine tutti quanti riempivano i contorni della fotografia, proiettata in un ampio spazio, con i rifiuti.
Utilizzando proprio questa tipologia di materiali, Vik vuole che lo spettatore si accorga di come qualsiasi materiale possa essere considerato arte, se utilizzato nella maniera corretta.
Come ho detto prima, i veri protagonisti della storia sono i raccoglitori che raccontando la loro storia incantano e commuovono prima Vik stesso e il suo team, e poi il pubblico.
Il vero scopo dietro la realizzazione di questo documentario è quello di far sì che il mondo si accorga delle parti meno agiate del Brasile e del mondo. Vik infatti, dopo aver stretto rapporti lavorativi e di amicizia con i raccoglitori, cerca di dare loro visibilità e un modo per riscattarsi.

Dopo aver guardato questo documentario non si può non pensare a quanto consideriamo scontate alcune delle cose più naturali della vita, come un lavoro, una casa e del cibo.
Le fotografie realizzate da Vik in Brasile per questo documentario sono a dir poco mozzafiato ma lascio che siate voi stessi a giudicare poiché alla fine del post inserirò il link per vedere le opere realizzate.
Voglio soffermarmi di più sulle vite e sul modo di fare dei raccoglitori.
Essi sono persone, uomini e donne, che lavorano instancabilmente nei rifiuti, per ore intere, giorno dopo giorno. Molti di loro sono giovanissimi e hanno iniziato a lavorare da quando avevano 8, 9, 10, 11 anni pur di poter aiutare i loro famigliari. Eppure non perdono la voglia di vivere, sono sempre sorridenti, non considerano nulla scontato, anzi, la visita e la collaborazione con Vik li sorprende e considerano tutto ciò una benedizione.
Molti loro hanno alle spalle storie piuttosto dure, chi non può vedere i propri figli, chi ha avuto problemi di dipendenza da alcol, chi è vittima di un marito dispotico e così via..
Vik, realizzando questo documentario, è riuscito a rendere visibile questa parte del Brasile (e del mondo!) che tutti ignorano e di cui nessuno vuole parlare.
Waste land non è solo un documentario in cui viene raccontata l'arte di Vik, ma è soprattutto un documentario in cui si denuncia le disparità che ci sono in Brasile a livello economico e sociale.
Questo è il principale motivo per il quale ho amato Waste land ma anche vedere come una semplice fotografia può prendere vita mi ha affascinato molto.
Voto: 5/5

Link per vedere le opere di Vik realizzate nel documentario: http://vikmuniz.net/gallery/arndt

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