domenica 13 settembre 2020

RECENSIONE "il giornalino di Gian Burrasca" di Vamba






Buongiorno a tutti!
Il mese di agosto è stato molto ricco di eventi; ho avuto poco tempo per pensare e scrivere per il blog ma spero che settembre possa essere un buon inizio per me e per il blog.
Per inaugurare questo nuovo mese vorrei parlarvi di un libro che mi riporta indietro alla mia infanzia/pre adolescenza: il Giornalino di Gian Burrasca. Il mio professore delle medie di italiano, per iniziare a farsi conoscere e conoscerci, aveva iniziato la lettura di questo libro. Poi le lezioni avevano preso il sopravvento e non ha più continuato. Il ricordo delle ore passate a leggere questo libro mi ha accompagnata per tutti questi anni e per questo vorrei parlarne qua sul blog.
Qualche mese fa ho acquistato questo libro ed ora eccomi qua!
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Gian Burrasca è un bambino di 9 anni, un "combinaguai", o almeno così è conosciuto. Più cerca di fare del bene, più le conseguenze che affronta sono orribili. Ma Gian Burrasca non si arrende e ci riprova sempre. È un bambino che, come tutti gli altri, è innocente, non è ancora stato toccato dal mondo bugiardo degli adulti. Racconta sempre la verità e questo i grandi del libro (e anche quelli della vita) non lo capiscono, e anzi, lo puniscono per questo!
Gian Burrasca affronta molte avventure, per lo più divertenti e buffe. È una lettura che consiglierei soprattutto ai più piccoli, ma a 20 anni non mi sono scoraggiata e l'ho letto. È un classico della letteratura italiana del 1900 e tutti dovremmo leggerlo. Meglio farlo quando ci sentiamo giù: le disavventure di Gian Burrasca ci tireranno su!
Avevo grandi aspettative, anche se allo stesso tempo ero consapevole del fatto che se non fosse stato per il ricordo che avevo di questo libro, probabilmente non lo avrei mai letto. Ho cercato di tenere a mente tutto ciò, nonostante questo i momenti di noia mentre lo leggevo sono arrivati e non potevo contrastarli affatto.
Ma non me la sento di giudicare un libro che so che non avrei letto se non per il legame affettivo che mi lega a quest'ultimo, quindo non darò una valutazione vera e propria di Gian Burrasca, non fa per me, non in questo momento.
D'altro canto spero possiate leggerlo voi (e ve lo consiglio), in tal caso fatemi sapere cosa ne avete pensato.
Alla prossima!

Playlist:
•2002; Anne Marie
•7 years old; Lukas Graham
•I'm just a kid; Simple Plan
•Hall of fame; The Script
•Here's to never growing up; Avril Lavigme

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